La compagnia dei Sognatori Anonimi
Esiste una cosa chiamata “La Zona”.
Se ne parla da diversi anni soprattutto in riferimento al mondo sportivo. Ma in realtà si tratta di qualcosa che può toccare qualsiasi ambito. Tutti conoscono Michael Jordan. Anche chi non sa nulla ma proprio nulla di Basket (come chi vi sta scrivendo ora, effettivamente), comunque sa chi sia Michael Jordan. Come mai? Non dipende solo dal film realizzato con i simpatici personaggi animati della Looney Tunes. Vedete, il Basket ha avuto tanti campioni. Cosa aveva Jordan di diverso? Lui sentiva la Zona, la sua Zona. E questo gli permetteva di entrarci.
Ma che cos’è la Zona?
La Zona è quel luogo dove tutto ciò che fai per una strana magia che non capisci fino in fondo ti riesce. E tutti noi, chi più chi meno, ha sperimentato questa cosa. Che sia nello sport, nella musica, nella scrittura o nella vita in generale, almeno ogni tanto è successo. E a chiunque. Non solo ai vari Michael Jordan. Quando sei lì dentro, la cosa che dici è quella giusta, la cosa che fai è la migliore che potessi fare, ti trasformi in energia pura. Ti senti forte come un leone, ti senti invincibile come una divinità, ti senti bene come in nessun altro posto in tutta la Storia del Mondo. È come dire di essere “in stato di grazia”. Entrare nella Zona significa tutto questo. Quel tipo di intensità lo vivi solo lì dentro. La sensazione è pazzesca. Il problema è che quando ci entri, non vorresti più lasciarla, la tua Zona. E quando ci esci, vorresti tornarci appena puoi. Sviluppi una dipendenza. Vorresti sempre solo stare là.
Ed è questo alla fin fine che sono i Sognatori Anonimi, persone che non vorrebbero mai andarsene dalla loro Zona, che vorrebbero stare lì dentro e rimanerci per sempre. Essere nella Zona è la dimostrazione più alta del vero sentimento che provi verso ciò che più ami fare nella vita. Per noi la nostra Zona è il palcoscenico di un teatro, il luogo a cui apparteniamo, dove sentiamo di dover stare, dove vogliamo rimanere sempre.
I “Sognatori Anonimi” nascono Venerdì 18 Ottobre 2019. È da allora che viaggiano tanto, che viaggiano a lungo. Il loro debutto è all’insegna di Colui al quale il Teatro deve la sua Anima, il Grande Bardo, la Nostra Eterna Guida William Shakespeare. Numerose scene madri tra le più epiche tratte dalle sue celeberrime opere illustri: Amleto, Antonio e Cleopatra, Giulio Cesare, La Bisbetica Domata, Le Allegre Comare Di Windsor, Otello, Re Lear, Riccardo III, Sogno Di Una Notte Di Mezza Estate, Tito Andronico.
Dopo lo scoppiettante inizio, un altro festival teatrale, questa volta alla scoperta delle più grandi e drammatiche scene del tragico Maestro del romantico Sturm Und Drang (Impeto e Tempesta) tedesco Frederick Schiller: Don Carlos, Giovanna D’Arco, I Masnadieri, Maria Stuart. Dopo il dramma, una commedia delle più divertenti e ironiche che ci possano essere. Anzi: tre opere. Trattasi della trilogia de “La Villeggiatura” di Carlo Goldoni, genio, luminosissimo faro del Teatro italiano, mente brillante che a distanza di tre secoli ancora fa ridere e riflettere.
Siamo stati in epoche diverse, insieme ad autori diversi, in posti diversi. Ma tutti nello stesso luogo: la Zona. Il nostro è stato un lavoro lungo cominciato tempo fa ma oggi più che mai è destinato a continuare ancora e ancora e ancora. Chissà cosa accadrà.
Per questo siamo Sognatori Anonimi: perché insieme, leali e fedeli compagni di viaggio in quello che è davvero un lungo lungo sogno dal quale non vorremmo svegliarci mai, ci guardiamo e ci comprendiamo. Capiamo che vorremmo tutti, ognuno a modo suo, stare sempre lì, lì dove è il nostro posto. È un’ossessione per noi il Teatro? Certo che lo è, sempre. Un’ossessione continua. Non esiste altro modo per noi per fare quel che facciamo. Ovvio, possiamo anche provare a costruirci un’apparente normalità, ma dentro rimaniamo malati. Malati dentro e fieri di esserlo. Altrimenti non ha senso.
Chiamatela malattia, chiamatela fantasia, chiamatelo sogno. Per noi il palco e il teatro rimarranno la Nostra Zona. Insieme.